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Mercoledì 04 Dicembre 2019

Il Risorgimento italiano tra Francia e Gran Bretagna
Movimenti patriottici e relazioni diplomatiche (1796-1870)

(Editori Riuniti)

In anni in cui si è fatta strada la tendenza a prospettare nuove forme di autarchia nazionalistica e isolazionista questo volume propone una rilettura del percorso risorgimentale italiano, collocata proprio nel contesto delle mutevoli relazioni tra le principali nazioni europee che ha comunque consentito la nascita dello Stato unitario con le sue istituzioni democratico-rappresentative.

Il volume prende quindi in esame il particolare contributo dato dalla Francia rivoluzionaria nel promuovere, sia pure contraddittoriamente, il patriottismo italiano senza nascondere la volontà espansionistica di una potenza imperiale che non voleva “una grande nazione ai suoi confini”. Analogamente si mette in evidenza come la Gran Bretagna nel perseguire il controllo dell’area mediterranea, attraverso la sua “arrogante neutralità” abbia consentito comunque al movimento risorgimentale di affermarsi, sia pure in funzione antifrancese e antiaustriaca. Con la nascita dello Stato italiano, così come di quello tedesco un decennio dopo, viene a determinarsi un nuovo equilibrio tra le nazioni europee che verrà modificato solo dalla prima guerra mondiale.

Questo volume propone una interpretazione della storia del Risorgimento italiano basata sui diversi contributi provenienti sia dall’iniziativa cospirativa e insurrezionale dell’area democratica, mazziniana e garibaldina, sia dall’azione diplomatica e militare della componente liberale e monarchica guidata dal Regno sabaudo.

Il conflitto politico che si è più volte manifestato tra queste due espressioni del movimento nazionale non ha comunque impedito alla questione italiana di affermarsi in un contesto europeo in cui era sempre più sentita la necessità del dominio dell’area mediterranea, da parte di potenze coloniali come Francia, Gran Bretagna, Austria, Prussia e Russia, per i collegamenti tra l’Europa, l’Africa, l’Asia e le Americhe.

Il volume prende quindi in considerazione i rapporti degli Stati regionali italiani e del movimento risorgimentale con due potenze imperiali come la Francia e la Gran Bretagna che si pongono di fronte alla questione italiana sostenendo la libertà dei popoli all’autodeterminazione contro il vecchio potere assolutistico, anche se a prevalere è molto spesso una comune politica espansionistica in competizione con le altre nazioni europee.

Si giunge comunque alla costituzione del Regno d’Italia attraverso l’iniziativa militare e diplomatica del Regno sabaudo, all’insurrezione garibaldina e alla “interessata disponibilità” francese e britannica in un contesto europeo particolarmente competitivo in cui nessun paese ha avuto la forza e la convenienza di opporsi alla nascita della “sesta potenza”.