Martedì 02 Febbraio 2010
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"LE PRIMARIE PER NECESSITA', UNA SOLUZIONE DISTRUTTIVA"
"Sintesi dell'intervento di Alberto Stramaccioni, segretario provinciale Pd all'Assemblea Regionale del Pd del 27 gennaio 2010"    dfs

di Alberto Stramaccioni

“Intervengo per primo dopo la relazione del segretario regionale proprio perché spero che queste considerazioni non siano a futura memoria per il Pd umbro. Ci si avvia o ci si vuole avviare più o meno allegramente alle consultazioni primarie per l’individuazione del candidato presidente della Giunta Regionale.

 

 

 

Riterrei utile che prima di giungere a questa decisione riflettessimo su alcune questioni. Questa eventuale scelta rappresenta l’impotenza di un gruppo dirigente perché dopo mesi di discussione era facile prevedere lo svolgersi dei vari eventi. Dopo sei mesi non è che si imbocca questa strada per libera scelta, ma per necessità. E’una autentica resa. E la si sceglie dieci – quindici giorni prima della presentazione delle liste. Riflettiamoci bene. Noi tutti qui riuniti membri dell’Assemblea Regionale dobbiamo essere in grado di svolgere il compito che ci è stato affidato dai 75 mila umbri delle elezioni primarie del 25 ottobre 2009. Le elezioni primarie sappiamo che sono un meccanismo di selezione che non è governabile da niente e da nessuno. Stiamo dando l’idea di abdicare a qualsiasi ruolo di direzione politica regionale di confronti e scontri. Se vogliamo riflettere e non buttare a mare tutta la discussione, pensiamo che è stato fatto uno sforzo e c’è una proposta per giungere ad una soluzione condivisa. Tutte e tre le aree hanno individuato in Bottini una proposta dal carattere istituzionale che ci può far uscire da una situazione di grande difficoltà. Non è che non c’è una strada. Non possiamo dire “muoia Sansone con tutti i Filistei” perché è una soluzione distruttiva, ritorsiva e rancorosa da parte di chi si è sentito estromesso senza ragione. Non possiamo affidarci solo alle norme dello Statuto, c’è un ruolo legittimo di questa assemblea che può decidere se vuole decidere. Riterrei che prima di andare a picco come il Titanic si smettesse di suonare il violino, e chiedo soprattutto alla Segreteria nazionale di svolgere un suo ruolo. Ognuno, altrimenti, avrà la sua parte di responsabilità ed io per quanto mi riguarda mi assumerò le mie responsabilità a partire da un voto contrario alle primarie con le inevitabili conseguenti decisioni”.

 

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