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Sabato 24 Luglio 2004

"L'Appello di Stramaccioni: i Ds di Foligno seguano l'esempio di quelli di Orvieto."
"Il deputato della Quercia invita il partito ad accogliere le richieste della Margherita"    secs

di Anna Principe

Le parole sono diplomatiche ma la sostanza è netta: i Ds di Foligno seguano l’esempio di quelli di Orvieto non ponendo più ostacoli alla candidatura a sindaco per il centrosinistra di un esponente della Margherita. Così il parlamentare Ds Alberto Stramaccioni interviene su un passaggio cruciale per le candidature. Lancia un messaggio, un monito, e forse anche un sasso in piccionaia.

Onorevole Stramaccioni, lei che per dieci anni ha guidato i Ds umbri, che giudizio dà dell’attuale situazione del partito e della coalizione mentre a poche settimane dal voto, a chi dà consigli?

Non ho consigli da dare a nessuno. Esprimo solo una forte preoccupazione perché avverto il rischio di una dispersione del patrimonio unitario della coalizione di centrosinistra, costruito in tanti anni in Umbria. E se questo rischio dovesse permanere ci potrebbero essere anche forti problemi elettorali.

Si spieghi meglio.

Resto convinto che le consultazioni elettorali nei Comuni sono anche in Umbria le più insidiose per il centrosinistra nel confronto con il centrodestra. E sono le più insidiose anche se tutto il nostro schieramento è unito, figurarsi se affrontiamo la competizione divisi.

Ma quali sarebbero secondo lei i possibili rischi elettorali?

Guardo per esempio con una certa preoccupazione a quelle situazioni che si sono determinate nei Comuni sopra i 15 mila abitanti, da Perugia a Terni, da Spoleto a Foligno, da Orvieto a Bastia, a Corciano, per non parlare di alcuni Comuni sotto i 15 mila abitanti. Ad oggi in molti di questi Comuni c’è il rischio concreto che si possa andare al voto senza alcune componenti importanti e rappresentative della coalizione. Si rischia di andare incontro ad un risultato dove almeno al primo turno, pochi candidati sindaci del centrosinistra potrebbero risultare eletti. E questa è un’eventualità da scongiurare in ogni modo. 

E perché?

Il secondo turno per l’elezione del sindaco è una nuova elezione completamente diversa dalla prima dove votano poco più della metà dei cittadini che hanno votato al primo turno e lo scontro avviene tra solo due candidati, tra due persone e non tra due coalizioni. Il flusso dei voti non è governabile come può sembrare, il caso Gubbio è lì a dimostrarcelo.

Ci vorrebbe quindi una maggiore attenzione ad alcuni comuni in particolare? Parla per caso di Foligno?

Certo, ma non solo di Foligno.

Ma secondo lei di chi è la responsabilità di questa situazione?

Credo un po’ di tutti, non voglio buttare la croce su nessuno. Per troppi mesi ci si è impegnati in tatticismi di ogni genere sparando su tutto e sperando di colpire qualcuno, senza che nessuno perseguisse con chiarezza e determinazione l’obiettivo e il progetto di una nuova riorganizzazione e di un nuovo equilibrio della coalizione di centrosinistra in Umbria, dopo che tutte le componenti si erano dichiarate d’accordo nel considerare superati gli equilibri costruiti nel 1999 e nel 2000.


Ma lei è rimasto forse un po’ troppo affezionato a quell’equilibrio anche perché ha avuto una qualche voce in capitolo nel realizzarlo?

Sarei certamente un ipocrita se non considerassi l’equilibrio 1999-2000 particolarmente vantaggioso per i Ds, ma anche per tutta la coalizione di centrosinistra. Capisco però anche che la situazione politica nazionale è cambiata e la costruzione per le europee di una Lista Unitaria non può che modificare gli stessi rapporti all’interno della coalizione.

Fa riferimento al ruolo e allo spazio della Margherita?

Faccio riferimento alla Margherita, ma anche allo Sdi e ad altre componenti della coalizione che hanno una significativa rappresentanza politico elettorale e che in questi anni non sono stati certo marginalizzati in importanti rappresentanze politiche, istituzionali e di potere. Ma nonostante questo noi dei Ds ci siamo fatti carico di una maggiore visibilità per la Margherita proprio nell’area ternana e in particolare ad Orvieto, grazie anche al forte senso di responsabilità che quel gruppo dirigente ha dimostrato.

Con questo che vuol dire?

Voglio dire che con Orvieto ci siamo mossi nell’ottica di compiere un sacrificio, ma per conseguire l’obiettivo di riconfermare un certo equilibrio politico istituzionale e di governo nell’intera Regione e per mantenere sostanzialmente inalterato il quadro delle candidature dei Sindaci delle città più importanti e dei due Presidenti di Provincia. E quindi coerenza vuole che oggi questo quadro si completi con il massimo dell’unità della coalizione, in tutte le sue componenti, nel breve tempo e in tutte le realtà comunali e territoriali. Altrimenti si può ancora naturalmente cambiare tutto se si vuole, ma chi è ancora in grado di fare questa operazione?

Allora sulla tanto discussa questione del sindaco di Foligno alla Margherita o ai Ds si gioca l’intero equilibrio politico regionale? 

Al punto in cui siamo c’è una sola strada e cioè quella di sostenere la Margherita nell’avanzare una proposta di un candidato sindaco autorevole e popolare, sostenuto da tutta la coalizione. E mi si permetta di dire che a questo punto il gruppo dirigente dei Ds di Foligno potrebbe o dovrebbe avere la stessa responsabilità dimostrata dal gruppo dirigente di Orvieto. 

Rimane quindi solo da sperare nel senso di responsabilità di tutti?

C’è un vecchio adagio popolare che dice: “chi vive sperando…..”. Non credo che ci si possa affidare alla speranza, c’è ancora tempo, anche se poco, e chi ha le principali responsabilità politiche ed istituzionali nei partiti della coalizione è bene che svolga fino in fondo il suo compito. Altrimenti….

 
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Domenica 04 Luglio 2004

"Il bipolarismo imperfetto una caratteristica umbra"
"L'ex segretario regionale dei Ds analizza i risultati delle elezioni del 12 e 13 giugno"      secsecs

di Pierpaolo Burattini

Il "partito dei sindaci" che torna prepotentemente alla ribalta, ma anche le prospettive della Lista unitaria in vista delle elezioni regionali del 2005 Questi sono solo due dei principali argomenti che l'ex segretario regionale dei Ds Alberto Stramaccioni, pone al centro della sua analisi. Analisi che non manca di mettere in luce anche contraddizioni e punti deboli di un risultato che nel centrosinistra e nei Ds in particolare è stato letto come una vera e propria vittoria. Si parte proprio dall'analisi del voto.

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Venerdì 02 Luglio 2004

"Materiale della conferenza stampa :"L'attività della Commissione Bicamerale ad un anno dal suo insediamiento""   svve

La Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle cause dell’occultamento dei fascicoli relativi ai crimini nazifascisti è stata istituita con la legge n. 107 del 15 maggio 2003, dopo che nella precedente legislatura sull’argomento era stata svolta un’importante Indagine conoscitiva.
L’istituzione di una Commissione bicamerale d’inchiesta si è resa necessaria per indagare sulle archiviazioni dei 695 fascicoli, conservati nel cosiddetto “armadio della vergogna”. In esso erano contenuti solo una parte degli atti relativi ai crimini nazifascisti, commessi nel corso della seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1945, anche perché secondo dati particolarmente attendibili gli eccidi ammonterebbero a 2274 con circa 15 mila vittime.

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Venerdì 28 Maggio 2004

"Primo, bisogna stabilizzare l'Iraq"
"La situazione irachena discussa sia alla Camera dei Deputati che al Senato"   scecs

Nei giorni scorsi sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica è stata discussa la grave situazione in Iraq a più di un anno di distanza dall’inizio della guerra determinata dall’intervento armato delle truppe americane e inglesi contro la dittutura ultradecennale di Saddam Hussein. Una “guerra preventiva” per annullare le eventuali armi di distruzione di massa che ad oggi non si sono ancora trovate, mentre sono emersi inquientanti rimpalli di responsabilità tra i servizi segreti e i responsabili politici di Usa e Gran Bretagna.

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Venerdì 28 Maggio 2004

"Testo integrale della "lettera aperta" inviata dall'on. Alberto Stramaccioni agli elettori del comune di Bettona in vista delle elezioni comunali del 12 e 13 giugno 2004"    svdvse

di Alberto Stramaccioni

Care elettrici, e cari elettori, 

come cittadino originario del Comune di Bettona, ma soprattutto come Deputato eletto anche in questo territorio, ritengo doveroso far conoscere le mie opinioni sulle prossime consultazioni del 12 e 13 giugno per l’elezione del Sindaco e della nuova Amministrazione Comunale.

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